lunedì 6 febbraio 2017

E se facessi un budino al cioccolato ?




Della mia passione per il cioccolato non ne faccio certo mistero, ogni occasione è buona per una piccola gratificazione . Oggi pomeriggio ho trovato nel mio cassetto una piccola bilancia .... un acquisto fatto qualche tempo fa in Austria e ancora mai utilizzata. Ho pensato di inaugurarlo per pesare le dosi del mio budino al cioccolato, un dolce al cucchiaio che io preparo  molto spesso poichè  è veloce, sano,  e piace molto anche alle ragazze. 

Una rapida occhiata nel frigo e in dispensa : latte , burro , farina cacao amaro .....c'è tutto , si può procedere .

La ricetta in fondo al blog 






































Budino  al cioccolato :  dosi per  sei persone

1/2 lt           litro  di  latte  intero
1 dl             acqua
70/80 gr     zucchero semolato
70  gr.        burro
60/65 gr.    di farina  00
la buccia di  mezzo limone  non trattato


Mettete il latte  , l'acqua il burro  e lo zucchero in una pentola con il fondo spesso e fate scaldare   mescolando finchè il burro e lo zucchero si sciolgono , Togliete dal fuoco, nel frattempo  mescolate la farina e il cacao , metteteli  in un setaccio e delicatamente  amalgamateli al latte caldo mescolando con una frusta facendo attenzione che non si formino dei grumi  , Ora potete aggiungere le bucce di limone, rimettete sul fuoco moderato ,il composto si addensa velocemente e  se non mescolate tende ad attaccare sul fondo della pentola.  Lasciate sobbollire per  6/7 minuti , finchè vedete che il budino è pronto . Nel frattempo avrete preparato uno sciroppo  di  liquore o  acqua e zucchero  per bagnare il vostro  stampo da budino o le vostre coppette monoporzione ( così quando le dovrete versare il budino si staccherà facilmente ) . Ricordate di  togliere le bucce di  limone !  mettete al fresco per qualche ora e servite con della panna montata e/o qualche biscottino .

giovedì 26 gennaio 2017

Pasta e fagioli



Qualche giorno fa da Grosmi ( viaMercatovecchio  Udine) mentre seguivo scrupolosamente la mia "dieta mattutina" a base di una tazzina di cioccolato e una brioche al cioccolato ( piccola) e distrattamente leggevo il Messaggero Veneto, una parola magica ha distolto la mia scarsa attenzione ai fatti del  giorno :" pasta e fagioli !" Mi sono girata di scatto per capire meglio ....e vedo Enrico Ciroi di L'Alimentare.it   che racconta ad un suo amico che la magica pozione era sul fuoco.......potevo non inserirmi nella conversazione ? e lì a parlare di  pentole di coccio , di  fagioli borlotti io, e ruviotti lui, che tipo di  pasta aggiungere, a che temperatura mangiarla , e presa dall'entusiasmo incautamente ho anche dichiarato che io ero bravissima e mi riusciva benissimo,e che lo  avrei  sfidato!  Per mettermi alla prova sono corsa a casa ed ho messo in ammollo i fagioli che avevo comperato in Croazia  
Non lo so se sono brava, ma l'ho fatta era buona e me la sono mangiata tutta ... e per lui .....niente !

La ricetta in fondo al post  
















Pasta e fagioli  alla veneta :   dose per 4 persone

500  gr  di fagioli borlotti  secchi   o  freschi
1/2   carota
1/2   scalogno
1/2   costa  di  sedano
q.b.  di concentrato di pomodoro

Mettete i fagioli  in ammollo in abbondante acqua  fredda   (  reidratandosi aumentano di volume  quindi l'acqua dev'essere abbondante )e lasciateli per circa 18/24   ora  in luogo fresco .
Quando  i fagioli  saranno pronti   versate l'acqua   e lavateli bene , scolateli  e metteteli in una pentola dal fondo grosso o  meglio di coccio  con abbondante acqua fredda ,un filo d'olio e una presa di  sale e portate ad ebollizione , poi abbassate la fiamma e fateli sobbollire  finchè i fagioli saranno ben  cotti.  Prendete uno scolapasta e  prendetene una parte ( circa la metà) e mettetela da parte .. Preparate un'altra pendola dove metterete  le verdure tritate finemente con un pò di olio e fate il classico soffritto stando attente a non farlo rosolare, aggiungete il brodo di  fagioli  e fate cuocere ancora  finchè i fagioli si spappolano, le verdure di sono sciolte e la minestra si addensa   ( se avete fretta potete anche prendere un frullatore ad immersione e  frullare il tutto ) aggiungete i fagioli  che avete messo da parte e quando la minestra bolle aggiungete la pasta . Personalmente io aggiungo delle pappardelle che spezzetto a mano  ( io aggiungo poca pasta ) qualcuno aggiunge piccoli maccheroncini, piccole penne ,  qui è proprio una questione di  gusti . (proprio da L'alimentare  di via D'Aronco vendono una pasta che é molto indicata ) .Vi raccomando, dopo che avrete aggiunto la pasta, non dimenticatevi di mescolare, altrimenti si  attacca  sul fondo, assaggiate e regolate di  sale .
Tradizione vuole che la pasta e fagioli  vada fatta riposare e mangiata il giorno dopo  non troppo calda , con l'aggiunta di olio d'oliva e una generosa aggiunta di pepe nero .

Naturalmente se usate i fagioli freschi il passaggio dell'ammollo non si pratica .
Non voglio pensare che qualcuno utilizzi  i fagioli di scatola !
Sull'aggiunta del parmigiano non mi esprimo ....se volete potete aggiungere un po' di prezzemolo tritato.



sabato 14 gennaio 2017

Beauty routine








L'albero  e tutti gli  addobbi di Natale hanno ripreso il loro posto negli scaffali  della cantina, in cucina gli ultimi biscotti e panettoni attendono di essere consumati, si riprendono i ritmi quotidiani , e le vacanze natalizie si possono considerare archiviate.... poi il tuo vicino di casa suona alla porta con il suo tardivo regalo di Natale. 
Che bella sorpresa, i regali inaspettati sono da sempre i più graditi! ed eccomi come un'adolescente a strappare le carte e togliere i nastri perchè il contenuto l'hai intuito, ma vuoi vedere tutto  subito e in fretta.
Che piacere: creme per viso e corpo  della Nature's questa linea di prodotti che viene distribuita nelle erboristerie e in farmacia che non contiene Parabeni Paraffina , Oli minerali, Ogm, Sls, Sles, Dea, cessioni di  Formaldeide ,sono  Nickel  tested, e Made in  Italy.
Data la stagione ho iniziato con la crema agli  agrumi, a base di neroli e pompelmo, ha un profumo delizioso che fa venire voglia di mangiarla, ed è, indicata per viso , mani  e corpo, una all in one . Quella alla vaniglia e burro di karite dovrà aspettare il suo turno  ! La crema a base  base di olio  di  argan é piu ricca e piu strutturata e sará perfetta con il freddo  dell' inverno per aiutare  la pelle a rimanere idratata e ben nutrita. Ho dato una sbirciatina al loro sito ed ho visto la vasta gamma di prodotti, per viso, corpo, solari, maschere   i prezzi sono assolutamente accessibili: quindi il rapporto  qualità prezzo  le rende decisamente consigliabili  
 .











lunedì 9 gennaio 2017

I vasetti, et voilà il pranzo è servito












Qualche giorno fa a casa amici  mi  sono stati regalati dei vasetti ....poichè non avevo ben capito cosa contenessero ( pensavo delle marmellate ) ho ringraziato riservandomi di curiosare non appena arrivata a casa .
Con mia grande sorpresa ho scoperto che era pesce : piovra e seppie , conservati nei classici vasi in vetro da cottura o sterilizzazione ....praticamente la  vasocottura di cui tanto si sente parlare.

Oggi , complice questa faringite che mi  tiene chiusa in casa ho pensato ai famosi vasetti ed ho deciso di lanciarmi nella sperimentazione ,prima di tutto la grande attenzione alla lettura delle etichette: la provenienza è, per chi conosce Udine , di tutto rispetto, in quanto provengono dal Vitello d'Oro, che è certamente uno dei locali migliori della città , già questo mi  ha rassicurata ( trattandosi di pesce sono sempre molto attenta), la data di  scadenza era molto chiara e visibile.....quindi ho deciso  che si poteva proseguire. Ho scelto la piovra che con le due patate superstiti che giravano per casa andava benissimo, e procedendo  a buon senso , non so come avrei dovuto fare in altro modo , ho riscaldato in vasetto con il pesce finchè la guarnizione si è aperta ... un filino di olio evo, una spruzzatina di prezzemolo et voilà il pranzo è servito ! Ottimo, cottura perfetta, il profumo di mare , veramente aldisopra di ogni  aspettativa ! Domani penso  che mi lancerò nelle seppie ( penso già ad una polentina )....troppo buone ! 
E...next step  mi devo informare .....chissà che altre cose buone ci sono, and last but not least i prezzi ! 









mercoledì 21 dicembre 2016

Cencetak



 Cencetak 




Ma cos'è " cencetak? "  ( in friulano :senza tacco ) sono i meravigliosi "scarpet" delle antiche tradizioni  della civiltà  contadina friulana, esportati poi a Venezia , che Cencetak ripropone   in versione moderna  mantenendo integra la tradizione artigianale di questo manufatto . A Reana del Roiale , un piccolo centro alla periferia nord di Udine, nel loro laboratorio ,Tiziano lo stilista,  e Nicoletta anima commerciale di Cencetak , creano abbinando colori, tessuti , preziose passamaneria , e  personalizzano a richiesta  nuovi modelli. Tutti la produzione , è acquistabile nei temporary  store e nei mercatini di prestigiosi eventi come  al Castello di Strassoldo e Castello di Cordovado qui in Friuli e molti altri in Veneto, Emilia  e Lombardia , ma se avete delle esigenze specifiche potete  contattarli , e  troveranno per voi la migliore soluzione .
Io le adoro , perché  ritengo che , sempre più la moda sia fatta di dettagli :un particolare , un accessorio , un colore ton su ton o in contrasto possono dare un tocco diverso o chic anche all'outfit più banale !  Trovo che queste scarpet  siano perfette  .........e per chi conosce il mio amore incondizionato per le scarpe basse ....Cencetak what else ?


http://www.cencetak.com/it/


















martedì 13 dicembre 2016

Asperum Midolini: il una domenica in acetaia con il mercatino di Natale




Da molto tempo non pubblicavo un post; mi frenava una strana sensazione di inadeguatezza. I vari blog sono sempre più somiglianti a riviste patinate,  molto curati nella forma , con  bloggers e fotografi   che ormai sono dei professionisti , avevo proprio pensato di lasciar perdere , anche se a malincuore ; poi, qualche giorno fa la lettura di questo articolo   mi ha colpita moltissimo e mi ha fatto riflettere a lungo . La proposta da un'ottica diversa , una teoria nuova  sulla quale non avevo mai riflettuto  molto vicina al mio modo di essere e di pensare  che ho subito fatto  mia  e che  mi ha  indotta a riconsiderare il mio punto di vista....... ed allora riprendiamo così senza pretese ma con la gioia  di regalare un attimo .




"Credo che la Fotografia sia una faccenda di generosità. Nel senso che, quando fotografi, tu dovresti restituire al mondo, agli altri, ciò che l’Universo ha donato al tuo sguardo, al tuo essere.  Che poi è la stessa generosità di cui è imbevuto chi realizza un mandala con i fiori, scrive un haiku o disegna un ramo di bambù a inchiostro di china.

La generosità di ogni creazione, di ogni atto creativo.

Credo anche che la Fotografia sia un atto, un atto creativo, da compiere senza vergogna. Perché la vergogna trattiene sempre qualcosa e rende il tuo dono agli altri incompleto. Un dono a metà.

Se non è così, cioè: se non sei generoso e hai vergogna, allora quello che stai facendo quando fotografi  è  solo Accademia .Fredda , polverosa , narcisistica Accademia ."

La valigia di van Gogh


                                                                                                                



il  benvenuto


Il balsamo Asperum nei vari stadi di invecchiamento

La botte per il mosto cotto  nella prima fase di maturazione


una botte  per l'invecchiamento



gli  addobbi nell'area del mercatino





l 'ex   granaio  e le piccole botti per l'invecchiamento

selezione di miele dalla vicina Slovenia


specialità dalla Carinzia
le delizie preparate da Giulia

Le furlane di  Cencetak




venerdì 5 giugno 2015

Decluttering Kitchen

Fashion&Food



Da qualche tempo devo ammettere che sono diventata piuttosto brava, poco shopping, e soprattutto riesco a mantenere i buoni propositi e acquisto solo ciò di cui ho realmente  bisogno, per cui il tanto temuto cambio  degli armadi è diventata un'operazione  assolutamente indolore. In cucina invece le cose non sono andate proprio così: nel mese di  dicembre ho comperato, per la prima volta, un piccolo congelatore, e come spesso capita, presa dall'entusiasmo l'ho riempito come se dovessi affrontare un periodo di carestia, perciò in previsione dell'estate  stagione in cui frutta e verdura fresca sostituiscono i piatti più  calorici ,come da tradizione, ho "allegerito" la cambusa. Nella borsa di Mary Poppins ( il congelatore) ho trovato un  sacchetto di cubi di spinaci che ho prontamente trasformato in deliziose quenelle  di spinaci e ricotta condite con una fonduta di formaggio.
Come sempre un piatto veloce e di  grande soddisfazione !

La ricetta  come sempre in fondo al post 
 



pinterest



I.D.Sarrieri


Norma Kamali



Eres




Oysho


Agent Provocateur

Quenelle di  ricotta e spinaci : dosi  per 2/3 persone                         Tempo di preparazione  30 minuti

Per le quenelle :

250gr.      di  ricotta
4 cubi grandi o 6 piccoli  di spinaci  surgelati    (naturalmente potete utilizzare quelli  freschi)
2              uova
120 gr      farina bianca

Per  la fonduta

50 gr. di  fontina   o 3 sottilette
q.b. di latte  o panna

30  gr. di burro 


sale q.b.
noce moscata

fate scongelare gli  spinaci  / se usate quelli  freschi  cuoceteli al vapore) strizzateli bene in modo che non restino acquosi e tagliateli in modo irregolare con un coltello .
In una scodella versate la ricotta e rompetela con una forchetta , aggiungete gli spinaci  le uova e mescolate il composto, aggiungete la farina  una spolverizzata di noce moscata e il sale .L'impasto dovrà risultare non troppo fluido e non proppo duro.
Nel frattempo  avrete messo sul fuoco in una pentola larga  con  i bordi  alti l'acqua  salata , quando inizia a bollire  prendete parte dell'impasto di ricotta e spinaci  e con  due cucchiai medi  formate delle quenelle ( gnocchi) piuttosto  grandi che metterete nell'acqua e che scolerete quando saliranno in superficie . Trasferiteli in un piatto che terrete in forno per non farli raffredare  finchè saranno tutti cotti.  Fate una prova con le prime  quenelle per testare  la giusta consistenza , se l'impasto dovesse essere troppo molle e quindi la quenelle si sfalda durante la cottura , aggiungete un pò di farina.

Fate rosolare il  burro   che vi  servirà per condire
Mettete un pò di latte in un pentolino  sulla fiamma bassa  e aggiungete il formaggio mescolando  dolcemente finchè si formerà una crema abbastanza fluida . Trasferite le quenelle nel piatto che porterete in tavola , conditele con un pò di  burro  fuso e versate la fonduta .
Se volete potete condirle semplicemente con  burro fuso e formaggio parmigiano